ragazza.
"
"Ancora... Non sono la sua ragazza!"
"Per ora."
"Be', allora che ci fai a cena con Step?" Carlona, credo la
chiamino
così, da sempre la ragazza di Lucone. Alza il sopracciglio
divertita,
come a dire "la so lunga io su noi donne". Gin sorride: "Anche
tu hai ragione. Be', vorrà dire che scrocco una cena e poi filo".
"Una cena offerta da Step e poi via. Mission: Impossible in
confronto
è una barzelletta. "
"E questa chi me la ripaga?"
Schello lo guarda sbigottito. Il tipo si è tolto la giacca di
finto
cammello condita di fritto e gliela mette sotto gli occhi.
"Allora, dico a te... chi me la ripaga?"
"Ma che, stiamo su Scherzi a parte? Aho, ma che me state tutti
a prende' per il culo? Dov'è la telecamera nascosta?"
Schello inizia a saltellare a destra e a sinistra per il locale.
"Eh? Dov'è?... Dov'è?"
Cerca un'ipotetica telecamera un po' dappertutto, sotto i quadri,
dietro le porte, nella borsa di qualche donna appoggiata sullo
schienale della sedia. Alza le cose e tocca tutto, senza rispetto
come
al solito, spiritoso e irriverente, al limite del demenziale.
Cercare
una telecamera sotto il tovagliolo di uno che sta mangiando...
il tipo naturalmente si risente.
"Hai finito? Coglione! Ma che cazzo tocchi, eh? Vuoi fare un
altro volo?"
Si alza deciso con le mani lungo i fianchi, dure, con le nocche
segnate da ore di lavoro, scalfite da ferite, segnate dal tempo,
plasmate
da polvere e pitture, da gesso e stucchi, da calcinacci,
screpolate
di fatica sofferta.
"Allora? Hai capito, testa di cazzo?"
"Ehi.... Fly down."
Schello se ne approfitta scommettendo che non capisce una parola
di inglese. Naturalmente vince la sua scommessa.
"Che fai, offendi? Ma io ti spacco il culo."
Il muratore gli mette le mani al collo, è la sua maniera elegante
per farsi bello agli occhi della ragazza.
"Veramente era un modo di scusarsi, ma in inglese, lo capisci,
fa molto lord."
Il muratore carica il pugno, noi ridiamo divertiti, Vit
fortunatamente
interviene: "Ora basta, su, tornate in riga. Sono il vostro
colonnello o no? E basta, su".
Aiuta il tipo a uscirne gratificato. "Ti porto un bel limoncello,
dai. Offre la casa." Poi prende Schello per le spalle e lo
riaccompagna
nel gruppo. "Non siete cambiati, eh? Mi fa piacere rivedervi,
sul serio. Non so com'è, Step, ma quando ci sei tu, le serate non
sono mai noiose. Forza, accomodatevi. Vi faccio subito un tavolo
per dodici?"
"Forse Step vuole continuare la sua cena romantica."
Guardo Gin. Lei apre le braccia.
"Faremo un'altra volta, vero caro?"
Simpatica è simpatica. Però... È quel però che mi lascia
perplesso:
"Ma sì, cara, faremo la prossima volta. Quando resti di nuovo
senza benzina e senza soldi..."
Gin sorride, poi prende e mi dà un cazzotto sulla spalla, con
una certa forza anche. Lucone non si perde mai niente. "Cazzo,
forte la bimba, ha un jeb niente male, eh ! "
Tutti annuiscono. Si siedono facendo un gran casino, spostando
le sedie, ridendo, litigando sui posti. Solo le donne si guardano
disapprovando Gin con finto distacco. Un'approvazione su un'altra
donna dà sempre fastidio, fosse anche la tua migliore amica. Poi
la cena vola via veloce. Chiacchiere per mettermi al corrente
delle
piccole grandi novità. "Oh, non sai... Giovanni si è lasciato con
Francesca. Non sai lei che storta che gli ha fatto: s'è messa con
Andrea,
l'amico suo. E lui manco gli ha sfonnato la faccia. Che tempi!
Oh, notizia bomba: Alessandra Fellini finalmente l'ha data! A
Davide. Ora lo chiamano 'er Goccia'. E sai perché, Step? Erano
quattro anni che stava lì come la goccia cinese. Primavere,
estati,
in montagna, al mare... lui sempre presente. Regali, regaletti,
bigliettini.
Andava premiato o no? E lei l'ha premiato! Gliel'ha data.
Sì, però ora che ha preso il via sembra de sta' alle Olimpiadi.
Vengono premiati un po' tutti! "
"E te credo, cerca di guadagnare il tempo che ha perso."
"Mazza quanto siete cattivi." Carlona cerca di difenderla per
solidarietà di categoria.
"Guarda che è vero... Comunque il merito resta der Goccia."
"Sì, il primo è sempre il primo. Grande merito."
Guido Balestri prende le redini del racconto.
"Bel regalo che gli ha fatto al Goccia, ci mancava solo che
c'avesse
le ragnatele su quella grotta pluviale." E giù risate. "Che poi
Davide è venuto in piazza e ha tenuto una specie di comizio
pubalgico..."
"Non ci credo."
"Ti giuro. Ha raccontato a tutti che lei ha goduto come una
pazza."
"No..."
"Sì!"
"E ti credo, si portava dietro quattro anni di tiraggio... Aho, e
poi quando una molla, è giusto che molli alla grande!"
"Oh, l'hanno sentita ululare alla luna. Meglio della mitica
Lassie dei Porcelloni. Te lo ricordi?"
"Come no! Mitico film."
"Davide in questo è grande."
"Sì, non è solo grande. È glande! In tutti i sensi. Aho, Davide
in altri tempi avrebbe umiliato Golia! "
Su questa quasi nessuno ride. Gin sì. Ed è una gran soddisfazione.
E continuano così, ridendo e facendo casino.
Li guardo mentre mangiano. Niente. Non sono cambiati. Sono
uno spettacolo. Si abbuffano come al solito con la roba appena
arrivata,
si tuffano con le forchette sulla lonza, sul prosciutto, sul
salame.
Divorano le fette chiacchierando, lasciandole apposta penzolare
dai
denti fino giù sul mento. Arrivano gli spiedini. Tutti si tuffano
al volo
per prenderli. Sono ancora caldi e fumanti: salsicce e peperoni,
da
poco arrostiti, diventano spade profumate per una disperata
schermaglia
tra Schello e Lucone. Si unisce anche Hook ai due e iniziano
a combattere. Si sente il rumore del ferro attutito a volte dalla
carne
appena arrostita. Un affondo di Schello, parato al volo da Lucone.
E
là, vola via una salsiccia. Gin la prende al volo con la mano
destra, ottimi
riflessi, e in più, ancora calda, se ne mangia un pezzo.
"Allora! Hai visto che velocità? Scommetto che ti ho ricordato
un film, dai, spremi le meningi..."
"È vero, qualcosa mi hai ricordato, una scena di un film, sì, ma
che film?"
"Ti aiuto va', è la storia di una prostituta, anzi più che una
storia
è la favola di una prostituta. "
Entra Lucone, esagerato come sempre."Ci sono: Biancaneve e
i sette cazzi." Gin lo guarda schifata storcendo la bocca e
ingoiando
l'ultimo pezzo di salsiccia.
"Come sei sboccato... È Pretty Woman. Prova a dire che non
l'hai visto e stavolta ti meno sul serio."
Mi guarda alzando il sopracciglio. Pretty Woman, come no, con
Julia Roberts.
"Allora, te lo ricordi, o no?"
Improvvisamente indietro nel tempo. Io e Babi, Hook e il Siciliano
finiti, chissà come, al cinema tutti insieme. Hook e il Siciliano
che alla fine del primo tempo sono usciti.
"Ma che è 'sta cazzata. Ma che, siete matti?"
"Sì, noi ce ne annamo."
E finalmente ho potuto prendere la mano di Babi e tenerla per
tutto il film mentre lei mi imboccava di pop corn.
"Sì, me lo ricordo."
Ma non le racconto tutto il mio film.
"Dai, la scena era quella del cameriere che prende al volo
l'escargot che Vivien, così si chiamava Julia Roberts nel film,
cercando
di mangiarsela, ha lanciato fuori dal piatto."
"Sì, come no. Malgrado tutti gli insegnamenti del direttore
dell'albergo."
"Hai visto che te lo ricordi? Step fa il duro, ma sotto sotto è un
tenerone!!"
"Molto sotto sotto."
"Ma a me piace scavare. Chi ha fretta? Da piccola volevo fare
l'archeologa. E poi... Poi ho capito che soffro di claustrofobia e
non
sarei mai riuscita a entrare in una piramide. "
"Insomma ti piace stare più sopra che sotto."
"Ma non riesci mai a uscirtene con niente di meglio?"
"Aspetta che mi ci impegno." Mi metto le mani sulla testa come
se mi concentrassi. Poi le abbasso sul tavolo e le sorrido.
"No, mi dispiace, non esce nulla di meglio."
Ma proprio in quel momento. Pum. Gin prende in pieno viso
una fetta di pane bagnata. Le esplode sulla guancia e pezzetti di
mollica le finiscono tra i capelli. Non posso non ridere. Lucone
si
scusa da lontano.
"Oh, scusami, cazzo, era indirizzato a Step."
"E allora c'hai proprio una mira da schifo! "
Gin si massaggia la guancia, arrossata e ancora bagnata.
"Mi hai fatto male... Adesso vedi! " È come un segnale di
battaglia.
Tutti cominciano a tirarsi di tutto. Schello come se non bastasse
tira fuori il "bambino" e spinge al volo play.
"La battaglia ha bisogno di una buona colonna sonora."
Non fa in tempo a dirlo che una braciola centra in pieno la cassa
del suo Aiwa mentre parte a palla Hair. Tutti cominciano a ballare
da seduti agitando le braccia verso l'alto cercando di schivare
a tempo ogni tipo di cibo. Questa volta una patata centra in piena
fronte Gin che si alza di scatto come impazzita. Ecco, penso io,
ora
esce fuori di testa sul serio. E fa di meglio. La cosa più bella
che io
possa immaginare. Sale in piedi sulla sedia e via... Mimando alla
meglio il mitico Treat Williams in Hair. Sale con l'altro piede
sul
tavolo e via così, un passo dopo l'altro. Gin avanza ballando,
lasciandosi
cadere i capelli davanti e poi scoprendo di nuovo il viso.
Sorridendo, poi sensuale, poi di nuovo dura, comunque bellissima.
Niente male sul serio. E tutti stanno al gioco. Spostano i piatti
ormai vuoti, le forchette e i bicchieri a ogni suo passo. Hook,
Lucone,
Schello. Perfino le donne ci stanno. Tutti tirano via quello
che hanno davanti. Si fingono sconvolti da quella stravagante Gin,
proprio come gli invitati di quella lunga tavolata in Hair. Gin
balla
che è una meraviglia. Schello invece rovina tutto come al solito.
Sale sul tavolo e inizia a ballare dietro a Gin. Senza grazia,
distruggendo
tutto con il suo fuoritempo perfetto. Un calcio a destra.
Uno a sinistra. E via così. La donna di Hook non fa in tempo
a togliergli il piatto di sotto. Una clarks sfondata di Schello
centra
in pieno da sotto un piatto che vola via liscio così... Preciso.
Come
calciato dal Di Canio rigorista. E là! Prende in piena fronte la
donna
del muratore. La tipa stramazza giù dalla sedia. Si porta le mani
al viso e lancia un urlo agghiacciante che supera tutti, perfino
il
"bambino" di Schello. Vit corre come un pazzo.
"Porca puttana, ma che, siete pazzi? Via, scendete da lì. Signora,
come va?!"
Vittorio la aiuta a rialzarsi. Per fortuna non ha nulla o quasi...
Insomma, non si è aperta. Solo un bozzo enorme lì, sulla destra.
Un improvviso corno ingiustificato, o forse no.
"Chi è stato?"
"Ma che c'entra chi è stato."
Schello su certe cose non è mai fuori tempo soprattutto se rischia
di andarci lui di mezzo.
"È stato un caso, un incidente."
"Sì, quello che capita a te."
Vit si mette subito in mezzo e ferma il muratore.
"Su, non faccia così. È meglio di no."
"Ah no, e che fai, mi offri un altro limoncello? Sai che ci faccio
io con il tuo limoncello? Mi ci pulisco il cazzo."
"Ah, se la mette così. Prego se la sbrighi lei."
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