"I baci?"
"Sì. I baci contengono degli enzimi, delle strane sostanze...
Tipo...
Endomorfina credo, insomma tipo della droga. I baci
tranquillizzano...
Perché credi che ti bacio io?"
"Mah pensavo... pura attrazione sessuale."
"E invece no, puro effetto tranquillante."
"Quindi vedi, mi stai facendo conoscere un lato nuovo di me
stesso, dovrei baciare più donne, magari scoprirebbero che sono
meglio di qualunque camomilla, dovrei buttarmi sul mercato! Sai
i soldi..."
"Sai le botte!"
"Ah, vedi? Solo a pensarlo sei già gelosa."
"Step ma tu ci hai mai pensato..."
"A che, essere geloso?"
"Ma no, a scrivere, che ne so un biglietto, una poesia..."
"Sì e a metterla in una bottiglia."
Veramente avevo provato a scrivere a Babi. Era Natale. Me lo
ricordo come fosse ieri. I fogli di carta appallottolati sotto il
tavolo.
Tentativi disperati di cercare parole adatte. Adatte a un
disperato.
Io. Io che correvo affannato nell'inutile rincorsa,
nell'impossibilità
di riconquistare un amore che se ne va, che se ne è andato.
E poi incontrare lei, lei con un altro e non trovare neanche la
parola
più semplice. Che ne so... Ciao. Ciao come stai. Ciao fa freddo.
Ciao è Natale. Ciao auguri. O peggio... Ciao ma come... Oppure:
ciao non te l'ho detto mai... Ciao, io ti amo. Ma che c'entra
adesso? Non c'entra più niente.
"No. Mai scritto niente. Neppure un biglietto d'auguri."
"Ma non c'hai neanche provato?"
"No. Mai."
Ma che vuole? Perché insiste? Mi guarda di traverso.
"Uhm..." Perplessa. E poi riattacca. "Be', peccato! Secondo me
sarebbe bellissimo! "
"Cosa?"
"Ricevere qualcosa scritto da te. Ecco io vorrei una poesia...
Una bella poesia."
"Pure bella! Cioè non basta che la scrivo... deve essere pure
bella."
"E certo... soprattutto bella! Mica lunga. Una bella poesia
sentita,
piena d'amore... magari per farti perdonare! "
"E ti pareva! Neanche ho scritto la poesia che comunque ho
già combinato qualcosa."
"Perché? Prima non mi hai forse mentito?"
Sorride, alza il sopracciglio e si alza lasciandomi al tavolo.
"Falso!"
Finisco l'ultimo sorso di birra e in un attimo sono vicino a lei.
"Ehi, ma dimmi la verità. Da cosa lo hai capito?" Le dico
confermando
che c'ha preso in pieno. "I tuoi occhi, Step. Mi dispiace,
ma i tuoi occhi dicono tutto... o almeno abbastanza! "
"Cioè?"
"Mi hanno fatto capire che almeno una volta hai provato a scrivere
una lettera o una poesia o altro. Non lo so io, lo sai tu."
"Ah... certo."
"Ecco vedi. Hai detto certo."
Mannaggia mi sono fregato con quel certo. Ma poi che c'entra
certo? Camminiamo vicini, in silenzio, verso la moto. Una cosa è
sicura. Devo portare più spesso gli occhiali. Quelli scuri. Magari
anche di notte. Oppure non dire più bugie. No. E più facile
portare
gli occhiali... Ah, certo.
Capitolo 54.
10 ottobre.
Uaooo! La prima puntata è andata benissimo. Io,
Gin, non ho toppato niente. Ci mancava pure. Avevo
un'unica entrata alla fine della puntata dove
dovevo portare semplicemente una busta con il nome
del vincitore. Cosa potevo sbagliare? Be', potevo
anche inciampare. Ele invece è stata grande.
Doveva entrare a metà puntata per dare la busta
con la classifica provvisoria. Non ha inciampato.
È stata perfetta. È entrata, ha raggiunto
il presentatore al momento giusto, al posto
giusto solo che... si è dimenticata di portare
la busta! Grande! Ma che dico, grandissima!
Ele è sempre Ele. Però tutti hanno riso, il presentatore
ha fatto una bella battuta (non doveva
essere bellissima però, visto che ora non me la
ricordo). Ele è diventata subito simpatica a tutti!
Alla fine invece di arrabbiarsi con lei tutti
le hanno battuto le mani, hanno riso. Qualcuno
ha detto perfino che l'ha fatto apposta! Ele...
figuriamoci. Il mondo dello spettacolo. . . Vogliono
vederci per forza qualcosa di male. Come ha detto
mio zio Ardisio quando ha saputo che ci lavoravo
"Attenta, nipotina mia. Che lì il più pulito
c'ha la rogna". Forse è vero. Step comunque
profuma sempre...
5 novembre.
Ormai sono una scheggia! Mi hanno fatto fare
una delle ragazze aggiunte al balletto. Roba da
pazzi... E andavo pure a tempo nelle prove! Domani
abbiamo la puntata, bisogna vedere come me
la cavo lì. Il peso della diretta è un'altra cosa,
mi hanno detto. "Lì sbagli con più facilità
e il tuo errore arriva direttamente nelle case di
tutti!" Aiuto! Non ci voglio pensare. Mi vedrà
pure mia madre. Non se ne perde una. Le vede fino
in fondo e riesce sempre a notarmi. L'altra
volta mi ha detto: "Ti ho visto stasera!". "Ma
guarda mamma che ti sbagli, non ho fatto niente."
"Come no! Sei entrata nel finale per i saluti...
Eri l'ultima a destra in fondo a tutti al palcoscenico..."
Mia madre! Non riesci a nasconderle
niente. Più o meno.
6 novembre.
Perfetta! Il coreografo mi ha detto: "Perfetta!".
Ho alzato il sopracciglio e gli ho detto:
"Ma chi, quella davanti a me?". Carlo, il coreografo,
ha riso come un pazzo. "Sei troppo simpatica"
mi ha detto. Ma non si è fermato lì. Mi ha
chiesto il numero di telefono. "Dai, così ti chiamo
ad allenarti, puoi migliorare se vieni in sala
prove con le altre..." Perfetto, mi piace ballare!
Sarebbe stato tutto perfetto se proprio mentre
Carlo si segnava il mio numero sul suo telefonino
non fosse passato Step. Step e il suo
tempismo. Perfetto anche lui. Solo che si è arrabbiato
da morire. Step geloso. Come lo devo leggere?
Ele dice che Step è fantastico, meraviglioso.
E certo, con lei! Non solo, ma Ele dice
che Marcantonio è in fissa con la coppia aperta.
Step invece... con la coppia blindata! Ma non
ci può essere una via di mezzo?
Per fortuna sul tempismo abbiamo fatto pace.
Ultimo piano del mio palazzo, il modo migliore
per fare pace... e per migliorare... come dice
Step. Per fortuna lì non arriva l'ascensore e non
credo neanche che alle due di notte qualcuno decida
di stendere dei panni su in terrazzo. Mio
fratello questa volta non si è visto. Ah, e neanche
la signora del bagno del cinema. "Be'," ha
detto Step, "buonanotte, il mio album dovrà aspettare..."
Se continuiamo così però prima o poi lo
finisce sul serio!
10 dicembre.
Uffa! Ma perché va sempre a finire così! Non
ci può essere un buon rapporto sereno e tranquillo
e soprattutto professionale, tra un uomo e una
donna che lavorano insieme? Evidentemente no. Carlo,
il coreografo, e'ha provato. E di brutto. È
andato sul pesante. M'ha sfiorato la tetta. Pensava
di farmi venire un brivido sessuale. Invece
mi ha fatto vomitare e ci ha rimediato una spinta.
E di quelle forti. Ha sbattuto contro l'asta
a metà dello specchio ed è rimasto piegato in due.
Forse ho esagerato. No. Non ho esagerato, anzi.
Solo che mi ha detto di non presentarmi più in
sala prove. "A meno che..." mi ha detto. A meno
che...! Ma ti rendi conto? A meno che... cosa?!
Mah! Gli avrei voluto rispondere: "Sì, a meno che
non mi presento con Step! ". Altro che spinta poi. . .
Ho deciso. A Step non dirò niente di Carlo. Per
il suo album non gli servono doppioni.
20 dicembre.
Non ci posso credere. È sempre distratto su
tutto e su tutti per quanto riguarda il lavoro,
invece su questo Step si è impuntato. "Come mai
non sei più nel balletto?" "Mah," gli ho detto,
"Carlo ha voluto provare qualche altra ragazza. . . "
Non ci ha creduto. Non ha smesso un attimo, ha
continuato fino alla fine delle prove! Non solo,
ma con perfetta lucidità razionale. Anche un po'
preoccupante...
"Sì e guarda caso chi ha scelto Carlo? Arianna,
la più facile di tutte!" E tu che ne sai?
Avrei voluto rispondergli, ma ho pensato che era
meglio non alzare altra polvere. Mi ha tempestato
di domande. "Ma come? Ma ti piaceva tanto ballare...
Ma non vi salutate più, ma in puntata non
avevi mai sbagliato... Ma non è che ci ha provato?"
Su quest'ultima domanda ho avuto uno scatto
improvviso. Non vorrei che Step l'avesse notato.
Alla fine mi ha detto: "Ok basta!". Meno male ho
pensato. Mi stavo rilassando quando ha aggiunto:
"Lo chiederò direttamente a lui... Qualche cosa
in più mi saprà dire no?". "Fai come ti pare" gli
ho detto... non ce la facevo più. E poi ho pensato:
cosa dirà Carlo non lo so e sinceramente
non me ne frega niente. Una cosa è sicura. Se parla
rimpiangerà la mia spinta.
24 dicembre.
Abbiamo fatto le prove fino alle sei e poi tutti
a casa per il... Natale! Carlo c'è ancora ed
è intero quindi non ha parlato. La cosa strana è
che ora mi saluta tutto carino. Boh... i miracoli
di Step. Forse. Meglio non indagare comunque.
Abbiamo deciso una cosa fighissima io e Step. Prima
tutti a casa con i genitori per il cenone e
poi, dopo mezzanotte, tutti a casa di Step o meglio
del fratello per scartare i regali. Vengono
anche Ele e Marcantonio che stranamente ancora
durano! Stranamente per Ele, che conosco bene, e
stranamente per Marcantonio, che conosco poco.
Comunque, per quello che lo conosco, non credevo
durasse così tanto. Mah! Forse hanno messo in pratica
sul serio lo schema della coppia aperta...
Boh! Meglio per loro. Rileggo adesso quello che
ho scritto e vedo che è pieno di boh, forse, mah. . .
sono diventata troppo incerta? Mah, forse, boh!
Una cosa è sicura. Nella vita è meglio non avere
troppe certezze. Per adesso va... con Step. E va
che è una bellezza!
25 dicembre.
Mi sono svegliata a mezzogiorno e ho fatto una
colazione fantastica, tutto panettone e cappuccino!
Uaooo! Sono troppo felice! Un sacco di gente
dice che le feste di Natale intristiscono...
a me invece piacciono da morire. L'albero con le
lucette, il presepe, la cena tutti insieme e piena
di roba buona. Certo si mette su qualche chilo,
ma dov'è la tristezza? Poi si perdono. Un po'
di movimento e li perdi. E con Step hai voglia a
perdere chili, e quando ingrassi? Che battutaccia!
Speriamo che nessuno lo trovi questo diario.
E poi comunque se adesso per caso tu che lo hai
preso, lo stai leggendo... stai sbagliando tu!
Hai capito fottutissimo/a ladro/a, curioso/a! Comunque
non ci voglio pensare. Ieri sera è stato
tutto bellissimo, troppo! A mezzanotte e mezzo
eravamo tutti a casa del fratello di Step. Paolo,
suo fratello, non c'era. Era andato anche lui
a festeggiare dalla sua donna, una certa Fabiola.
E così eravamo soli. Bellissimo! Marcantonio
ha portato un ed meraviglioso. Café del mar (o
altro) l'ha messo su. Atmosfera perfetta, struggente
ma non troppo, morbida oserei dire. E osa
Gin, osa! Rum, brandy, champagne c'era di tutto.
Ho dato due sorsi dal rum di Step ed ero già ubriaca!
Abbiamo fatto il gioco della bottiglia per
vedere chi scartava per primo. È uscito Marcantonio
e così è toccato a loro. Solo che Marcantonio
ha approfittato del gioco della bottiglia
e "memore" come ha detto lui "dei bei tempi"
quando solo grazie a quella bottiglia si superava
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