"Vieni, andiamo, dai, corri veloce! Andiamo di qua che ci sono le grotte."
"Ma io ho paura!"
"Ma paura di che, non devi avere paura, sei con me!"
E così cominciamo a correre in mezzo alle piante alte, nel bosco, in mezzo ai cespugli, sempre più veloci, dritti per dritti.
Giacomo e Stefania invece sono andati a sinistra, mentre Isabrutta corre più lenta, quasi arranca dietro di noi. Non c'è nulla da fare, non c'ha proprio il fisico quella ragazza.
"Ecco, presto, vieni."
Lorenzo mi trascina dentro una delle grotte. Sono alte almeno dieci metri e diventano improvvisamente fredde e buie, ma così buie che dopo due passi non si vede più niente. E nessuno può vedere te e così ci appiattiamo contro il muro. Silenzio e uno strano odore di verde come se fosse umido, bagnato. Poi vediamo il guardiano passare lontano, attraverso le assi di legno che fanno da porta alla caverna, di quelle che se solo le sfiori ti si ficcano nelle mani delle schegge che fanno un male...
Si vede un po'"di luce e il verde del bosco con qualche riflesso del sole sulle foglie più grandi. Ma fa freddo in questa caverna e quando respiriamo si formano delle piccole nuvolette davanti alla bocca, come se fumassimo.
"Senti Lore, ma..."
"Shhh..." mi fa lui e mi mette una mano sulla bocca. Appena in tempo. Perché il guardiano si affaccia sulla porta di assi e guarda a destra e sinistra e allora noi ci appiattiamo ancora più contro il muro. E lui non vede niente. Allora tira indietro la testa e si allontana. Dopo qualche secondo Lore mi leva la mano da sopra la bocca.
"Fiuuu." Lascio andare il fiato che avevo trattenuto fino a quel momento.
"Meno male."
"Hai avuto paura?"
"No, con te no."
Gli sorrido. E nell'oscurità vedo i suoi occhi, prendono un po'"di luce e sono grandi e profondi e belli e non capisco se mi guarda o no, ma sorride. Vedo i suoi denti bianchi nel buio della caverna. E un po'"in realtà ho avuto paura. Un po'"no. E comunque non voglio dirglielo.
"Dai che un po'"hai avuto paura. Se ci scopriva..."
"Bè! " Ma non faccio in tempo a continuare perché lui si avvicina e... mi bacia. Sì, mi bacia! Sento le sue labbra sulle mie e per un po'"sto con la bocca ferma e non so bene cosa fare. Ma sento che lui preme. E ha una bocca morbida. E che strano, piano piano la apre... e allora la apro anch'io. E il primo pensiero è meno male che non ho l'apparecchio! L'ho portato fino a quell'inverno e adesso sono belli che dritti i miei dentini. Ma se lo avessi portato, Lore se ne sarebbe accorto. È uno attento. Ecco, mi piace un sacco perché è un tipo attento, cioè pensa a te, se hai paura, se ti va, se ti piace andare al castello, insomma si interessa ai tuoi pensieri.
Ehi ma che succede? Sento qualcosa di strano nella bocca. Siamo ;il buio nella caverna e ora così vicini, non mi accorgo neanche se mi sta guardando o no. Apro piano un occhio, sbircio un po'"ma si vede assolutamente niente. Allora lo richiudo. È la sua lingua! Ma aiuto... Però... Non mi da fastidio. Meno male. Che bello. Ho sempre pensato a questo momento e forse ci ho pensato troppo, sul serio. Perché alla fine senti talmente tante storie dagli altri che ti fanno preoccupare più di quanto già lo sei tu per conto tuo.
E così finalmente mi lascio andare e lo abbraccio e continuiamo a baciarci. E le sue labbra sono morbide e ogni tanto sbattiamo con i denti ma poi ridiamo e riprendiamo così, leggeri, sorridiamo nell'ombra e lui mi bacia un sacco e ho tutta la bocca intorno bagnata. Ma non mi da fastidio... Sul serio, non mi da fastidio.
Alis e Clod sono davanti a me, tutte e due con i frappé in mano, il bicchiere fermo davanti alla bocca aperta.
Si avvicina la cameriera. "Ragazze volete qualcos'altro?"
"No!" Rispondono insieme all'unisono senza degnarla neanche di uno sguardo. La cameriera si allontana scuotendo la testa.
Alis poggia il bicchiere. "Non ci credo."
"Neanch'io..."
Clod però manda giù un bel sorso. "E poi? E poi?"
"Ma scusate, se non ci credete..."
"Bè, intanto racconta, sì racconta che comunque ci piace un sacco! "
Scuoto la testa. Oh, non c'è niente da fare, Alis è troppo curiosa.
"Ok, ok, e comunque sappiate che è tutto vero! Allora dov'eravamo rimaste?"
In coro "Che ti stava baciando!".
"Ah sì... certo."
E così ritorno in quella caverna. Buio. Sembra un film. E sento che mi stringe a se, forte, più forte... E io lo abbraccio. E infila la sua mano sotto la camicetta ma dietro, dietro la schiena. E non mi dà fastidio. Sono stranamente serena. E mi piace ani sentirmi così tra le sue braccia... ma sta fermo, non si muove, non sale su a slacciare il mio piccolo reggiseno. Non adesso perlomeno. Però inizia ad accarezzarmi. E il suo bacio continua. E ora si è un po'"staccato e mi bacia con la lingua sul labbro. E come se me lo punzecchiasse e la sua mano dietro la schiena comincia a salire, lo sapevo... Ma non mi preoccupo. Improvvisamente sentiamo dei passi veloci. Ci stacchiamo e guardiamo verso l'entrata della caverna. È Isabrutta che passa correndo davanti alla porta. Corre sempre più veloce, fuori, in mezzo all'erba alta quando all'improvviso cade per terra!
"Ahhh." Fa un urlo pazzesco. "Aiuto! Ahia! Ahhh" e continua a urlare. Sembra una sirena. Dopo un secondo arriva il guardiano che la aiuta a rialzarsi.
"Che ti è successo? Che hai fatto?"
Isabrutta gli mostra la mano. "Mi ha morso un animale qui, mi fa malissimo, era un serpente, è stata una vipera, morirò, aiuto ! Aiuto! " strilla e sbatte i piedi.
"Ferma, stai ferma, non ti agitare, vieni con me, presto!"
Il guardiano le prende il braccio e con tutte e due le mani le stringe il polso e spariscono dietro alcuni alberi. Non riusciamo più a vederla! Lore e io ci guardiamo solo un secondo.
"Vieni, andiamo ! " Corriamo verso l'uscita della caverna e quando siamo fuori facciamo appena in tempo a vedere la vecchia Seicento grigia che sparisce dietro l'angolo. Dopo un secondo ci raggiungono anche Giacomo e Stefania.
"Ma dov'eravate?"
"Nella caverna."
"Nella caverna? Ma sul serio?" Giacomo non ci crede. "E che stavate facendo?"
Ci guardiamo ma è solo un secondo, poi Lorenzo gli da una spinta.
"Che dovevamo fare? Ci nascondevamo!"
"Ah, sarà. Ma avete visto il guardiano? Si è portato via Isa! Secondo voi l'avrà rapita? Altro che brutta, quello vuole chiedere un riscatto, cioè i genitori di Isa sono di Milano, sono ricchissimi!" Giacomo è completamente fuori. Oddio prima sulla caverna un po'"ci aveva preso... Ma su questo!
"Ma che... Isa è stata morsa da una vipera."
Stefania sorride. "Ma che... non è possibile."
"Ma l'abbiamo vista! "
"Ma le vipere al tramonto scompaiono! "
"Bè, lei ha detto così e il guardiano le stringeva forte il braccio forse per non far scorrere il veleno nel sangue. "
Stefania alza le spalle "Tsh, pure il guardiano allora non ci capisce nulla. Al massimo poteva essere un colubro".
Lore e io ci guardiamo. "Eh?" Anche leggermente schifati. "Un colubro?"
"Sì, una biscia, mordono di più, girano anche al tramonto e non sono velenosi."
"Ah, certo..."
"Comunque torniamo all'entrata di Villa Borghese che sta facendo buio."
E così corriamo in mezzo al bosco verso il bar che sta all'entrata della villa, dove ci sono i campi da tennis e la segreteria del circolo. E quando arriviamo tutti trafelati un sacco di gente è intorno a un tavolo. Isabrutta è distesa lì sopra. Sembra mezza morta. Ma poi quando ci avviciniamo ci accorgiamo che è mezza viva. Piange e tira su con il naso e si stringe la mano e un signore lì vicino le ha appena fatto una puntura al braccio. Deve essere una specie di dottore.
"Ecco fatto!" le scompiglia i capelli e Isa accenna un sorriso. "Così non ci dovrebbero essere problemi..." Butta la siringa in un cestino lì vicino.
Ma io dico: perché ogni volta che uno sta male e poi ce la fa o comunque sopravvive o insomma supera il dramma, tutti gli scompigliano i capelli? Oltretutto magari sei sudato e comunque a me darebbe fastidio che uno che non conosco mi metta la mano tra i capelli. Boh. Poi si avvicina un tipo, che sta sempre alla segreteria del circolo e che fino all'anno scorso insegnava tennis e prende la mano di Isa.
"Fai un po'"vedere!" Guarda il punto dove deve essere stata morsa. Il signore sorride e scuote la testa. Poggia piano il braccio vicino al fianco di Isa,
"Ti puoi alzare, non c'è proprio pericolo, ti ha morso una biscia." Poi si rivolge al guardiano, "Abbiamo sprecato una fiala di antidoto."
Stefania si gira verso di noi e allarga le braccia. "Visto, che vi avevo detto? Una biscia. Certo quello fa il guardiano e neanche se ne è accorto..."
"Ma come lo capiva se non riconosce il morso?"
"Bastava che Isa gli dicesse se aveva la pupilla verticale o rotonda."
"Ma chi, il serpente?"
"Eh!"
"Cioè, ma tu sei pazza, già uno cade, poi viene pure morso da un serpente che deve fare scondo te? L'acchiappa e gli apre l'occhio per vedere come ce l'ha?"
"Eh sì, certo! Perché se è verticale, allora è una vipera! Tanto ormai comunque ti ha morso... ma almeno lo sai!"
Mi fermo nel racconto.
Alis ride e scuote la testa.
"Oh, ma questa Stefania è assurda."
Clod è d'accordo. "Sì, tutte tu le conosci."
Alis gira il cucchiaino dentro il frappé, poi ne prende un po'"e se lo mette in bocca. poi lo riposa dentro il bicchiere e ne assaggia un'altra puntina. Anche in queste piccole cose è elegante!
"Mai poi cos'altro è successo?"
"Scusi," fa Clod, "mi porta questo?" indicandolo nella lista, "delisie ai cioccolati neri."
"Clod!"
"Senti, ma lo voglio provare. Magari non mi piace e lo lascio."
"Ho capito, ma se ti piace? Ingrassi!"
"Sì, ma tanto dalla prossima settimana riprendo ginnastica e hai voglia a dimagrire. E poi voi non lo sapete, l'ho letto su un giornale, tornano di moda le buzzicone. Sì, le buzzicone. Va bene? Non le anoressiche! La moda italiana rilancerà una linea in tutto il mondo che finalmente apprezza quelle che non sono proprio uno stecchino!"
La guardo e do un sorso alla mia tisana.
"Secondo me quell'articolo lo hai scritto tu!"
"Sì." Alis è d'accordo. "Oppure una di quelle che non riescono a dimagrire e che quindi sperano in questa moda! Conviene, si risparmia e non si fa fatica. Hai detto niente!"
Clod alza le spalle. "Pensate quello che volete..."
Comunque ormai l'ha ordinato e infatti quell'antipatica della cameriera glielo porta al volo. Oh, non è mai stata così veloce in vita sua, delle volte ci mette una cifra per portare anche le cose più semplici, che ne so una tisana e adesso, tac, è stato un attimo. Secondo me ha sentito la nostra discussione. Comunque Clod non è che ci sta a pensare tanto. Per lei è come avere un pacco di popcorn enorme mentre sei al cinema, solo che questa è la mia storia! Assaggia uno dopo l'altro i diversi tipi di cioccolato, non tutti eh, è furba, ne prova n pezzo e poi lo riposa nel piatto per vedere quello che le conviene mangiare per ultimo, il famoso boccone del re! E poi naturalmente si lecca il dito.
"Allora Caro? Ma insomma, con questo Lore poi che è successo?"
"Ehi, ma che ti aspetti... Di vedere un film porno?"
"Eh, magari."
"Ma và và ..Già è un miracolo che l'ho baciato!"
"Eh, capirai!"
"E certo!"
Ma guarda che tipe le mie amiche, ci vanno serene loro. Che gliene importa! Loro il capitolo bacio l'hanno archiviato tutte e due l'altra estate. Almeno questo è quello che mi hanno raccontato. Su Alis ci ho creduto subito, su Clod qualche dubbio ce l'ho ancora. Comunque per loro sarà stato più facile, e certo, mica lo portavano l'apparecchio. Anche quando non ce l'hai dà una qualche difficoltà, cioè pensi sempre di averlo in bocca e anche se ti viene voglia di baciare qualcuno, anche se ti viene solo il pensiero, comunque un attimo controlli lo stesso, anche se poi quello lì non lo baci... cioè te lo domandi proprio: oh, ma non è che c'ho l'apparecchio?
Comunque se devo credere a quello che mi hanno raccontato, tutte e duehanno baciato un anno prima di me e tutte e due d'estate. Alis al mare, in Sardegna, al solito villaggio dove va lei. è stata tutto il giorno distesa sul pontile chiacchierare con un tipo conosciuto a colazione alle dieci e l'ha baciato alle due, dopo appena quattro ore! E sotto il sole cocente! No, dico io, pensa come erano sudati! E la bocca? La bocca doveva essere asciutta. Boh, a immaginarmelo non mi è piaciuto. Anche perché il tipo credo si chiamasse Luigi.
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