"Ma che vuole dire?" chiede Filippo con tono un po'"impaurito.

"Che Diletta è in stato interessante…" Poi guarda Diletta e le sorride. "Comunque hai ancora diverse settimane per decidere se tenerlo o no… ora ne parliamo insieme." Lei e Filippo si guardano spaventati. "Ora scendi pure e rivestiti…"

Diletta ubbidisce. Filippo un po'"in trance si rimette seduto, senza dire una parola. In stato interessante. Ma perché poi lo chiameranno così? Interessante. Per chi? Per me non proprio. Considero interessanti altre cose. Le corse al parco. Le gare. Alcuni esami di Architettura. I miei cd. Tutti i film di Tom Cruise. La torta di cioccolato fondente al cocco. Diletta quando facciamo l'amore. Ma questo no. Questo mi fa paura.

Diletta gli si siede accanto. Gli tocca piano il braccio. Lui si gira e cerca di sorriderle.

La dottoressa Rossi li guarda in modo dolce. "Dunque, immagino che per voi sia una grande sorpresa… lo capisco. In ogni caso non drammatizziamo. Intanto vi suggerisco di parlarne coi vostri genitori. Perché anche se siete maggiorenni siete comunque giovani e quindi è meglio essere sinceri e condividere con loro questo momento. Poi, come dicevo prima, potete decidere serenamente cosa fare… Vi consiglio di andare in un consultorio, dove degli

esperti ascolteranno i vostri dubbi, le eventuali paure che avete e potranno darvi delle indicazioni utili… Potete andarci con la massima tranquillità, anzi è importante. Com'è importante che ne parliate con chi vi vuol bene…"

Filippo interviene. "Ma parla dell'interruzione…?"

A sentire quella parola Diletta si gira di botto e lo fìssa interrogativa. La dottoressa Rossi se ne accorge. "Sì, è una delle possibilità… Ma prima di decidere qualsiasi cosa parlatene a lungo. Sfogatevi. E non nascondete nulla di quello che sentite… È fondamentale non prendere in giro se stessi in questi casi. Provate a immaginare i possibili scenari, le conseguenze delle vostre scelte su ciascuno, e discutetene… E poi, solo poi, decidete. Ascoltate il cuore e mantenete la lucidità. Lo dico sempre a tutti, non preoccupatevi. La gravidanza è un momento importante a ogni età."

Diletta è ancora incredula. "Dottoressa, ma posso tornare da lei? Non ho una ginecologa. Conosco solo il mio medico di famiglia. E lei mi piace…"

La Rossi sorride. "Ah, grazie! Ok, se vuoi sì, certo, volentieri… Allora ti segno l'esame del sangue. E completo la tua cartella. Poi mi porterai i risultati e magari mi racconterete come stanno procedendo i primi giorni dopo la notizia. Eh?"

"Sì…"

"Bene. Allora dimmi i tuoi dati che li segno qui…" E mentre Diletta risponde, Filippo è lì accanto, bloccato sulla sedia, in silenzio. Non sa che fare. Pensare. Diletta che risponde alla dottoressa e le chiede se può seguirla. Diletta che lo guarda male a sentir parlare d'aborto. La ginecologa che parla di tutto come se fosse la cosa più normale del mondo. E io? Dove sto io? C'avete pensato? Oh, fermate tutto, voglio scendere. Voglio tornare a quella sera in macchina. E cambiare ogni cosa. Ma che m'è venuto in mente di fare il giro largo per mostrare a Diletta quell'arco? Ma dico, non potevo tornare a casa e basta? Voglio tenere dieci preservativi nel cruscotto d'ora in avanti. Voglio scappare. Voglio svegliarmi domattina e capire che è stato tutto un sogno. Che Diletta ha il suo ciclo, tutto è come sempre, e io non sto per diventare… padre! Padre! Aiuto! Un bambino tra le mie braccia. Mio figlio. E gli vengono in mente le scene più assurde. Tre scapoli e un bebé. L'avevano dato alla tv l'altra notte. L'aveva visto e c'aveva pure riso su. Peter, architetto, Michael, disegnatore di fumetti e pupazzi, e Jack, un ex pubblicitario e attore, si trovano una mattina sulla soglia di casa una culla con dentro Mary, una neonata. Che scene, poi. Per

cambiarla, per darle da mangiare… Filippo inizia a tremare un po'. Il fiato è corto e il cuore gli batte a tremila.

"Vero, Filippo?"

Sentire il suo nome lo scuote. "Eh? Che c'è?"

"Ma non mi hai sentita? Dicevo che torniamo qui dalla dottoressa tra una settimana coi risultati del Beta HCG. Ok?"

"Ah… sì, certo."

"Diletta, è importante che tu sappia che già ora, nelle prime settimane, l'assetto ormonale si modifica per proteggere la tua gravidanza. Ti sentirai un po'"diversa… ad esempio un po'"intorpidita, avrai la nausea, potresti non volere alcuni cibi e non sopportare particolari odori. Comunque è tutto nella norma, non preoccuparti…"

Diletta annuisce. È come sospesa. Ascolta le parole, le capisce, ma ancora non si rende bene conto. Si volta verso Filippo. Lo vede stravolto.

"Bene, ragazzi. Vi lascio il mio bigliettino. Rivediamoci qui tra una settimana esatta alle diciotto. Vi aspetto. E mi raccomando… tranquilli e sereni. Ok?"

Diletta e Filippo si alzano. "Sì, grazie, dottoressa… ci vediamo tra sette giorni."

La Rossi li accompagna alla porta. Li vede uscire silenziosi. Rientra in studio. Si siede un attimo alla scrivania, in attesa di chiamare il prossimo paziente. Prende la cornice in mano. Guarda la foto. I due sorrisi ritratti la salutano da lì, felici, su quella spiaggia a Fregene. Scuote un po'"la testa. Un ricordo veloce le attraversa la mente. Il tempo corre al contrario. Va indietro e si ferma di colpo. Una ragazza di diciannove anni, bella, determinata, sicura di sé. Piena di amici e sorrisi. Una notte sbagliata. O forse solo azzardata. Qualcuno da amare. Una notte solo sua. E poi un bivio. La paura. La solitudine. E una scelta. Quella scelta. Drastica. Presa con decisione dopo notti di pianti e incertezze. Nessuno con cui condividerla. Nessuno da avvertire. I genitori tenuti all'oscuro, lontani, ignari. Le apparenze salvate. E poi la clinica. Quelle ore. Tutto svolto a dovere. Tutto come se nulla fosse.

La dottoressa Rossi riguarda la foto catapultata di nuovo nel presente. Due volti. I suoi figli. Nati solo qualche anno fa. E un terzo, più grande, ma solo da immaginare, ricordare a volte, un segreto solo suo lasciato indietro, in un tempo lontano fatto di silenzi e delle paure di una ragazza fragile. Riappoggia la cornice sul vetro del tavolo. Si alza dalla scrivania, va alla porta, la apre.

"Il prossimo. Costantini, prego…"


Settantasette


L'atrio è pieno di gente. La musica è ballabile e tenuta a un volume che consente la conversazione. Bellissime modelle camminano in giro, sorridono, bevono qualcosa. Uomini vestiti casual e altri in abiti eleganti le intrattengono. Tantissima gente è intervenuta al party annuale della casa di moda che si tiene per salutare distributori, fornitori e clienti, e per stringere nuovi accordi. Si respira eleganza ovunque. Olly ha invitato anche le Onde, solo Diletta non è venuta perché si sentiva un po'"stanca. Erica sta chiacchierando animatamente con Tiziano e sorride. Niki è seduta su uno dei due divani bianchi dell'ingresso, mentre altri due bei ragazzi, forse modelli, le stanno intorno cercando di farla sorridere. Olly invece corre a destra e a sinistra insieme a una spilungona dell'ufficio marketing.

"Dobbiamo prendere altri cataloghi, sono finiti!"

"Sì, sono di là… andiamo!"

"Quanta bella gente! Non ero mai stata a una festa del genere!"

"Nella moda è così" risponde l'altra ragazza. "Ne facciamo una qui ogni anno e altre due in locali importanti di Roma e poi a Milano."

"Fichissimo!"

"Già. Tra l'altro, se avanzano dei capi di campionario, a volte vengono redistribuiti tra noi…"

"Veramente? Non ci credo!"

"Sì, cioè tra noi dipendenti…"

"Ah…" Olly fa una smorfia e segue la ragazza. Entrano in una stanza e prendono dei cataloghi.

"Ciao!"

Olly si gira. E Simone.

"Ciao! Ma non sei giù?"

"Sì, c'ero fino a ora. Ma mi ero stancato… Che fate?"

"Prendiamo i cataloghi, tieni, aiutaci" dice rapida l'altra ragazza.

Simone ubbidisce e dopo qualche istante sono tutti e tre di nuovo nel grande salone e sistemano alcuni cataloghi su vari tavolini di vetro, al fianco dei quali splendide modelle sorridenti li distribuiscono agli ospiti insieme a un gadget della casa di moda. Un portachiavi griffato.

"Ragazzi, vado un attimo in bagno!"

"Ok, Olly, ti aspettiamo al buffet!" Simone si allontana con l'altra ragazza e va a prendere da bere.

Olly si fa spazio tra la gente in modo educato e con pazienza. Tutti ballano, parlano, sorridono e sfoggiano il meglio di sé.

"Che meraviglia…"

Olly si sente trattenere per un braccio. Si gira. Un bellissimo ragazzo coi capelli lunghi scalati e il ciuffo sugli occhi la guarda. Olly si accorge che ha appesa al collo una Nikon D3 professionale. La riconosce perché l'ha vista su eBay un giorno che cercava una buona macchina fotografica. Costa almeno quattromila euro.

"Scusami, ma devo…"

"Devi farti scattare delle foto da me… sei bellissima… Fai la modella?"

Olly sorride. È davvero carino. "No… lavoro qui… ma non faccio la modella…"

"Peccato, dovresti…" e la guarda intensamente. Olly arrossisce un po'. "Senti, di sopra c'è una terrazza bellissima… Ti prego, devo assolutamente farti degli scatti… Così, dai, non ti costa nulla… Ah, dimenticavo, mi chiamo Christian… Chris, per te."

Olly ci pensa un po'"su. Christian. Ma sì. Chris. Uno famoso a Roma, giovane e rampante. Ha visto alcuni suoi lavori da quando è lì. La musica continua a riempire l'ambiente. La gente intorno sembra divertirsi. Olly lo guarda di nuovo.

"Mi chiamo Olly…"

"Bellissimo nome… come te…"

E la prende per mano. Mentre passano accanto a un cameriere con un vassoio di calici di prosecco, Olly ne prende uno al volo e lo butta giù tutto d'un sorso. Chris ride. Una modella altissima passa davanti a Tiziano che la guarda a bocca aperta, deglutendo. Erica gli tira una botta sulla spalla. "Oh, ma che è? Che fissi? Se sapevo che sbavavi così mica ti ci portavo a questa festa."

"Che fisso? Fisso sì! Qui è pieno di strafiche! Sei una vera amica! L'ho sempre detto!" e la bacia.

"A parte che sono più di un'amica, sono la tua special friend. E poi non sei mai stato a una festa di una casa di moda?"

"Sì, perché tu ci vai tutti i giorni! Certo che no! È la prima volta. Io le modelle le vedo solo in tv e su qualche giornale. Mai… dal vivo! E devo dire che è tutta un'altra storia! Guarda quella laggiù! E quella bionda! E quell'altra coi capelli lunghi lisci… Mamma mia… io ci muoio! Andiamo a bere, và… Ma pensi che Olly, dato che lavora qui, me ne potrebbe presentare qualcuna? Almeno scatto qualche foto col telefonino e faccio schiattare qualcuno!"

Erica gli dà un pizzicotto secco sul braccio.

"Ahia! Ma che ho detto? Mica me le voglio fare! E poi anche se fosse, scusa?"

"E ci mancherebbe pure! Ma te lo ricordi che qui ci sei venuto con me? Che cavaliere sei?"

"Oh, se vuoi che ti faccia da cavaliere però non mi devi portare in un posto del genere… Ti rendi conto? E poi a te non fanno effetto tutti i modelli che ci sono? Ma hai visto che ragazzi?"

"E l'ho visto sì! Ma io sono educata e carina e non metto in difficoltà il mio accompagnatore!" In quel mentre gira lo sguardo e nota Olly in mezzo alla gente a braccetto con un bellissimo ragazzo dai capelli lunghi. Socchiude un po'"gli occhi. Guarda meglio. Non è possibile. Ma sì, l'ha visto qualche volta in tv. Ma quello è Chris, il fotografo della moda, uno dei più fichi e famosi al momento! E Olly c'è abbracciata! Che fortuna! Evvai! Grande. Così si fa. Erica cerca lo sguardo di Olly, alza un po'"il braccio per attirare l'attenzione. Olly se ne accorge mentre sta salendo le scale con Chris. La vede. La guarda. Erica le fa ok col pollice e le strizza l'occhio. Sì, è proprio forte la mia amica. Chissà con quante belle foto tornerà a casa domani… Vai, Olly, fatti valere.

Proprio in quel momento anche Simone se ne accorge. Si stranisce. Ma continua a bere e resta lì, evitando di farsi notare. Olly e Chris arrivano su, percorrono il corridoio e raggiungono la grande serra a vetri che dà su un'immensa terrazza. Chris fa fare due giravolte a Olly che ride.

"Sei splendida… muoviti spontaneamente…"

E Olly gira ancora su sé stessa, si appoggia alla balaustra, guarda il cielo, sorride, poi fa smorfie, si tocca i capelli, alza un po'"la gonna maliziosa. E non crede a se stessa. E si sente bene, leggera, ha voglia di lasciarsi andare. E lo fa. E per un attimo non esiste più Giampi, non c'è più Eddy che ignora i suoi disegni, è sparita la festa. C'è solo lei. Lei libera da ogni pensiero, grazie al prosecco, grazie a quello splendido ragazzo che le scatta foto a raffica e le ruota intorno come una farfalla bellissima a un fiore. E i petali di