Così Roberto e Simona rimangono soli in cucina, sistemano gli ultimi piatti quasi in silenzio. Poi Roberto la ferma. La tira dolcemente a sé. "Pensieri? Preoccupazioni? Prometto che non sparerò più a nessun cane…"
"Sciocco!"
Roberto la accarezza. "Sei bella, mamma, quando ridi…"
"Sì? E quando sono seria?"
"Sensuale…" E prova a morderla sul collo. "Gnam." Poi si danno un bacio. Tranquillo, sereno, morbido, profondo, bellissimo. Come il loro viaggio fino a quel momento.
Roberto sorride. "Sai una cosa? Alla fin fine sono contento che Niki sposi Alex. È una bella storia. Il mondo ha bisogno di belle storie…" Si mette le mani in tasca e va verso il salotto, poi si ferma e gira su se stesso. "Oh, e poi… C'hanno una villa da urlo!"
Simona fa la faccia seria, ma stavolta veramente seria. "E dai! Sei peggio di tuo figlio!"
"Amore, scherzavo… Vedo che film possiamo guardare?"
"Sì, d'accordo…"
Simona rimane ancora un attimo in cucina, poi si versa un po'"d'acqua e la sorseggia lentamente. Sì. Anch'io sono felice per Niki. Il mondo ha bisogno di belle storie. Ma soprattutto di un lieto fine. E lo pensa con un po'"di preoccupazione.
"Vieni, Simo…"
"Arrivo!" Posa il bicchiere e va in salotto, ritrovando il suo sorriso. Si siede vicino al marito. "Allora, che vediamo?"
"The Game!."
"Ma me lo ricordo a memoria!"
E continuano così, scherzando e ridendo, cercando un film per la serata. Forse lo troveranno. Ma una cosa è sicura. Una mamma difficilmente si sbaglia.
Ottantasei
Diletta controlla il telefonino. Niente. Non mi ha risposto. Ma ti pare il modo? Sono giorni che mando sms e ancora non si degna. Poi un po'"innervosita apre il menu. Nuovo messaggio. E comincia a digitare veloce. "Oh! Ma ci sei? Hai letto? Quando ci vediamo?" Dopo qualche minuto il cellulare vibra. Diletta corre a guardare. La bustina lampeggia. Bene. Apre. "Ciao, amore. Facciamo una corsetta al parco tra due ore?"
Filippo. Ma come una corsetta? Ma che, se l'è dimenticato in quale situazione stiamo? Sembra che abbia completamente rimosso. "Ciao, amore. No, non me la sento. Stamani ho avuto un po'"di nausea…" e invia. Dopo qualche secondo una nuova vibrazione. "Ah… ok. Mi spiace. Allora se stasera ti senti meglio andiamo al cinema, ok?" Ma guarda che è buffo. Mica mi chiede come sto ora. "Ti chiamo dopo" e spedisce. E se ne ho voglia. Non mi sento ancora molto bene.
Uffa però, ma perché non risponde? Non fa mai così. Ora mi fa arrabbiare. Basta. Vedrai che non mi scappa più. Cavoli. E Diletta riprende il cellulare. Cerca il nome in rubrica. Eccolo. Tasto verde. Uno, due, tre squilli. E se non risponde mi piazzo sotto casa sua.
"Pronto."
"Niki! Ma dove sei finita?"
"Chi è?"
"Ma come chi è? Ma che, ti sei fusa il cervello? Sono io! Diletta!"
"Ah, ciao… no, scusami, è che ho preso il cellulare senza guardare il display… non avevo visto il tuo numero… come stai?"
Già, come sto? Confusa. Spaventata. Eccitata. Ormonalmente instabile. E per un istante Diletta vorrebbe dirglielo… tipo: "Oh, bene, sono incinta". Ma non si può così, al telefono. No. "Sto bene. Un po'"stanca ma bene. Ma si può sapere perché non hai risposto ai miei sms degli ultimi giorni? Te ne avrò mandati almeno sette!"
"Hai ragione, scusami… li ho letti, ma poi non trovavo mai il tempo di risponderti… mi odio… questi preparativi mi uccidono…"
Diletta si accorge di colpo che la voce di Niki è strana. Bassa, un po'"trascinata. Stanca. Non è la sua. Sembra un'altra persona. "Niki, ma va tutto bene?"
Niki si siede sul letto. Sente le lacrime salirle agli occhi. Così. Indomabili. Ribelli. Testarde. E le ricaccia indietro. "Sì sì… solo che qua è un gran casino. C'è tanto da fare. Mi stanno aiutando le sorelle di Alex…"
"Ah…" Diletta si stranisce. Prova una leggera fitta allo stomaco. E non è la gravidanza. "Ma scusa, potevi dircelo, no? Le Onde sono pronte ad aiutarti… ma se non ci chiedi niente come facciamo?" Niki si morde il labbro. È vero. Non riesce a coinvolgerle. Loro. Le sue migliori amiche. Le ha lasciate al margine, fagocitata dalle sorelle di Alex. Ma è davvero solo questo il motivo? Continua ad ascoltare Diletta. "Anche Olly ed Erica ti hanno cercata e sono preoccupate. Dalla sera in cui ci hai detto che ti sposi non ti abbiamo più sentita, in pratica…" Diletta cerca di non calcare troppo la mano, ma si sente che è nervosa. Ma come, la nostra amica si sposa e ci tiene fuori? C'è qualcosa che non va. In fondo non lo diresti mai. Dopo anni di tutto fatto insieme, di condivisione, di risate e pianti, di aiuto e comprensione. E ora? Proprio ora che sta per succedere una cosa così importante? Ma che succede? Che rabbia. E di colpo ci pensa. Pensa a quanto sia difficile anche per lei tenere vicine le sue amiche, in un momento delicato come quello che sta vivendo. E si sente colpevole. "Comunque, Niki… noi ti vogliamo bene, lo sai, e vorremmo starti accanto, darti una mano… dai! Sarà divertente! Che fai oggi, ad esempio?"
"Vado a curiosare un po'"nei negozi di abiti da sposa…"
"Ah! Bello! Possiamo venire con te? Mando un sms alle altre due e ci troviamo… dove ci troviamo? A che ora?"
"Ho fissato con le sorelle di Alex…"
"No no, oggi sei nostra! Disdici e vieni con noi. Ti passo a prendere tra un'ora, ok?"
Niki pensa velocemente. Certo Margherita e Claudia si arrabbieranno. Avevamo fissato ieri. Ci resteranno male…
"Niki, ok?"
"Ok, ora vedo come fare. A tra un'ora." E butta giù.
Diletta soddisfatta manda un sms doppio a Olly ed Erica. "Ho
appena vinto il premio investigatore dell'anno. Ho stanato Niki! Liberatevi da tutto. Vi passo a prendere tra trenta minuti. E poi andiamo da lei! Oggi prova abito da sposa!" e invia.
Dopo qualche secondo, le risposte di Erica e Olly. "Sì, forte! Ok!", "E meno male! A me mica aveva risposto, dopo la svernicio!"
Niki prende il cellulare. Fa un lungo sospiro. Poi cerca il numero. E chiama.
"Pronto… Margherita?"
"Buongiorno Niki, sì, dimmi, allora passiamo a prenderti alle sei, ok?"
"Grazie, ma senti… volevo dirti che oggi non posso. Rimandiamo?"
"Ma ho già detto a Claudia che andiamo, ha anche lasciato i bambini dalla nonna…"
Niki sbuffa un po'"scocciata. Si sente tremendamente a disagio. Ma ormai non può richiamare Diletta per disdire. Le pianterebbe una storia infinita. E poi Diletta ha ragione. Non si vedono da giorni.
"Sì, immagino, e scusa… solo che passano a prendermi le mie amiche, gliel'ho promesso…"
"Va bè, che problema c'è? Prima vai con loro e poi con noi. Tanto anche se arriviamo alle sei e mezza all'atelier ci aspettano! Sì sì, facciamo così. Alle sei e mezza da te!"
"Ok… a dopo."
No. Non ci credo. Non ho saputo dire di no. Ora come faccio?
Ottantasette
Una serie di abiti bellissimi è esposta su manichini sistemati in vari angoli delle stanze. Gonne lunghe, attillate o ampie, corpetti ricamati in modo prezioso, coprispalle in pizzo, bolerini, veli, cappelli, mantelline. L'atelier è curatissimo, ben arredato, con tanti quadri e specchi e divanetti, per star seduti nelle lunghe prove che di solito accompagnano la scelta di un vestito così importante. La titolare accoglie le ragazze e piano piano inizia a mostrare a Niki alcuni abiti.
Diletta, Erica e Olly intanto ridono e scherzano. Già in auto hanno cominciato. Cantando una canzone in coro, prendendo in giro un passante, facendo mille domande a Niki circa i preparativi. E Niki ha risposto un po'"controvoglia, cercando invece di concentrarsi sulle amiche e i loro scherzi.
Olly ed Erica toccano alcuni vestiti sistemati su delle grucce e in ordine su un carrello. Ne prendono uno e se lo appoggiano davanti, per vedere come starebbero. Passa una commessa e le vede. "Scusate, signorine, quegli abiti costano migliaia di euro… fate attenzione" e le guarda male. Poi si allontana.
Olly le fa il verso sottovoce ed Erica ride. Niki le vede. Fa la faccia strana.
"Dai, ragazze…"
Olly ed Erica si guardano stupite.
"E dai, Niki, mica abbiamo fatto qualcosa…"
"Sì, lo so, ma qui…" e continua a seguire la titolare nell'altra stanza.
Erica guarda Olly. "Ma che, s'è impazzita…"
"Non lo so, hai visto anche in macchina che non voleva parlare del matrimonio."
"Ho capito, ma non serve innervosirsi così…"
Diletta si avvicina. "Ragazze, dai… è nervosa, sì. L'ho capito anch'io. Ma dobbiamo starle vicine…"
"Sì, ma insomma… relax!"
Erica chiama Olly. "Guarda che bello questo scialle…" e lo prende. In quel momento passa di nuovo Niki. "Ma insomma, la smettete di toccare tutto?"
Olly non ci vede più. "Senti, Niki, ora basta, eh. Sono giorni che sei sparita, non ti fai viva, non rispondi al cellulare, non ci
coinvolgi… e ora vorresti che stessimo qui a fare le belle statuine? Oh, ma guarda che tu solo qualche mese fa saresti stata la prima a scherzare in un negozio così!"
"Ma che c'entra. Dico solo che qui magari dovremmo comportarci un po'"meglio, cioè, non ci conoscono, vedi che posto è…"
"Ah sì. Vero. Comincio subito io a comportarmi bene." Olly si allontana a passo spedito fuori dall'atelier. Erica passa accanto a Niki, la fissa un attimo negli occhi e poi segue Olly. Diletta, che ha seguito tutta la scena, cerca di fermarle. "Dai, ragazze…" Poi si gira verso Niki. "Però anche tu, eh…"
"Ma che ho fatto…" e nel momento stesso in cui lo dice conosce già la risposta.
Diletta la guarda duramente. "Niki, io non so che ti sta succedendo… ma quando vorrai dircelo, sai dove trovarci." Ed esce anche lei.
Niki è sola al centro della stanza. Dà un'occhiata intorno. Vede quegli abiti, i manichini, i quadri. Poi si volta verso la porta d'ingresso. Se ne sono andate. Via. Mi hanno lasciata qui. Ma perché se la sono presa tanto? Olly ed Erica stavano solo scherzando. Una volta l'avrei fatto anch'io…
"Allora, signorina, venga di là, le ho fatto preparare alcuni abiti per la prova, come mi ha chiesto… Ma le sue amiche? Dove sono?"
Niki si ferma un attimo a pensare. Poi prende giubbotto e borsa che aveva appoggiato su una sedia più in là.
"Scusi, ma che succede?"
"Niente. Mi sono ricordata che ho un impegno tra poco. Non posso restare. Grazie e scusi ancora il disturbo." E se ne va anche lei, lasciando la signora che la guarda stupita. Appena Niki è uscita, la titolare scuote la testa. Queste ragazzine d'oggi. Si vogliono sposare a vent'anni e poi non sanno nemmeno prendersi la responsabilità di scegliersi un abito e di rispettare il lavoro degli altri. Che si crede? Che sto qui a selezionare vestiti che mi sembrano adatti a lei e glieli sistemo sullo stand così, tanto per divertimento? Sto lavorando, io. E ancora nervosa torna nell'altra stanza e comincia a rimettere a posto.
Niki fa qualche passo sul marciapiede e poi si ferma. Sente le
lacrime salirle agli occhi. È arrabbiata. Con le Onde che se ne sono andate, che non hanno capito il suo momento di difficoltà, di fragilità. Con le sorelle di Alex che le stanno addosso. Ma soprattutto con se stessa. E non capisce bene perché. Si guarda attorno. E d'improvviso si sente persa.
Ottantotto
Qualche giorno dopo.
"Mamma, ma tu non ce la fai proprio a venire con noi?"
"Tesoro, ho l'incontro con i professori di tuo fratello… Ed è
una situazione dove forse solo un miracolo ci potrà salvare. Non
so che dirti… Vai, e poi non devi mica decidere tutto subito… Vedi
i posti che preferisci, magari fai delle foto o ti prendi le brochure
poi ne parliamo insieme."
Proprio in quel momento suonano al citofono. Niki va a rispondere. Sente la voce squillante di Claudia.
"C'è Niki? Può scendere? Siamo le sorelle di Alex!"
"Sono io, scendo subito!" Poi attacca il citofono e guarda sconsolata mamma Simona. "Ma perché non ho detto di no!"
Simona sorride, cercando di aiutarla e sostenerla. "Tesoro… Magari ti aiuteranno a non fare gli errori che hanno già fatto loro, a evitare le fregature che si nascondono dietro questi posti, che sono, da come mi hai fatto vedere tu… tutti bellissimi!"
"Sì, mamma, hai ragione…"
Simona è più serena. "C'è solo un piccolo problema…" continua Niki, "è la stessa cosa che mi ha detto Alex e io ci sono cascata!"
Niki non fa in tempo a uscire dal portone che sente suonare il clacson. Si gira. È una Mercedes come quella di Alex, ma questa è rosa! Non ci credo. Ditemi che è solo un incubo, e soprattutto che mi sveglierò.
"Scusa ma ti voglio sposare" отзывы
Отзывы читателей о книге "Scusa ma ti voglio sposare". Читайте комментарии и мнения людей о произведении.
Понравилась книга? Поделитесь впечатлениями - оставьте Ваш отзыв и расскажите о книге "Scusa ma ti voglio sposare" друзьям в соцсетях.