"è che non c'è un lato migliore…"

"Sai cosa diceva Friedrich Christoph Oetinger? "Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare, e la saggezza di saper distinguere le une dalle altre.""

"Sembri Pietro con tutte quelle sue citazioni per giustificare la voglia di sesso…"

"C'è solo una differenza, questa è utile e serve solo a farti riflettere sulla situazione nella quale ti trovi."

"Ma chi era questo Friedric Cris Tinger? Non l'ho mai sentito…"

"Friedrich Christoph Oetinger. Un padre spirituale."

"Ho capito. Grazie del consiglio, Alex, praticamente mi stai dicendo che devo farmi prete!"

"Se è per questo, quella frase la dicono anche nel film L'erba di Grace, dove persone di tutte le età si fanno un sacco di canne… Quindi mettiamola così, ci sono moltissime cose in questo mondo, l'unico vero problema è l'uso che ne facciamo."

Enrico sorride. "Sai, a volte le parole mi piacciono un sacco… Ma poi mi fermo e penso: cavoli, quanto mi manca Camilla. E allora tutti i pensieri stanno a zero, anche tutte quelle belle frasi di quel tuo padre spirituale… A me ne viene in mente solo una di Vasco: "Il mal di pancia ce l'ho io, mica te"."

Alex sorride. Già, il dolore appartiene a chi lo prova e non c'è parola che basti a spiegarlo né a far stare meglio chi soffre. Non posso proprio dargli torto.




Dodici


Olly vede Niki strana.

"Ehi, che c'hai?"

"Perché?"

"C'hai una faccia…"

"No, niente. Enrico s'è lasciato con la moglie."

Erica sta preparando un frullato per tutte: fragole, banane, pesche e latte. Spegne il frullatore. Ci pensa un attimo. "Qual è Enrico? Ah sì… No, non mi piace…"

"Erica!"

"Sentite ragazze io sto attraversando un momento un po'"così…"

"È una vita che attraversi un momento un po'"così!"

"Ma che dici! Mi ero messa con quello Stefano, credevo che fosse uno scrittore e invece faceva solo il lettore per una casa editrice…"

"Ho capito, ma era più importante il suo lavoro o come ti faceva sentire e cosa rappresentava per te?"

"Non so, era come se in qualche modo mi avesse mentito!"

"Ma se ti sei fatta un film da sola con quel computer che avevi trovato e pretendevi che chi c'era dall'altra parte fosse il tuo principe azzurro per forza!"

"Ma che dici! Ma neanche un lettore di libri rosa!"

"E comunque dopo Stefano il lettore hai avuto Sergio il pittore, Giancarlo il dottore e Francesco il giocatore… Possibile che nessuno di questi andasse bene e durasse più di un mese?"

Erica sbuffa. Riaccende il frullatore. Poi alza la voce per superare il rumore. "Ok. Stavo sperimentando. C'è qualcosa di male? In fondo se una ha una storia sola, cosa vuoi che capisca dell'amore? Che poi oh, finché lo fa Olly va tutto bene e se lo faccio io no…"

"Ma che c'entro io!" Olly salta sul divano, prende un cuscino e lo tira a Erica. Continua a gridare. "E poi io mica me li prendo

che finiscono tutti in — ore! Dai, dicci chi è questo! Osvaldo il domatore?! Giustino il saldatore?! O Saverio il manovratore?!"

Niki sorride. "No, è Saverio il frullatore! Ma spegni "sto coso! "

"Brave… Bene… prendete per il culo, prendete. Si chiama Giovanni e fa il dentista."

"Bè, se non altro può servire…"

"Secondo me sotto sotto sei ancora innamorata di Giò."

"Ma che dici?"

"Tu dici sempre "ma che dici"!" Olly fa in falsetto l'imitazione di Erica. "Ma secondo me" le fa l'occhiolino, "io sotto sotto dico proprio la verità!"

"Anche secondo me. Tu non sei mai riuscita a superare il fatto che il ragazzo dei "Tre metri sopra il cielo", la tua prima storia importante, non abbia saputo durare nel tempo… Rassegnati, è naturale, si cresce, si cambia."

"Infatti, cara Olly, mi sa che tu cresci troppo in fretta, il tuo Mauro l'idraulico è durato solo tre settimane."

"Incompatibilità culturale."

"Già. E ora stai con Giampi, sei gelosissima e state sempre a litigare."

"Incompatibilità caratteriale."

"Secondo me sei incompatibile e basta."

"Ma che dici! Questa volta lo dico io e ci sta proprio bene! Io sono cambiata, prima avevo un ragazzo ogni settimana, ora sto con Giampi da ben sei mesi. Erica stava sempre con Giò e ora sta con uno ogni settimana."

"Due…"

"Capirai!" Diletta sorride. "Prima che mi portiate sfiga potreste non nominare la mia situazione? È serena e tranquilla e procede a vele spiegate, verso un felice cammino…"

"Sempre che non si scivoli!"

"Ahia, ecco la portasfiga!"

"Ma scusa, noi tutte siamo state a letto almeno con un altro uomo oltre a quello con cui stiamo ora. Se non di più…"

Erica alza le spalle. "Va bè, ora non sottilizziamo."

"Il mio primo non ce l'aveva proprio sottile…"

"Olly! Che bora!"

"Oh, quando ce vò ce vò"

Niki scuote la testa. "Va bè, io volevo fare un discorso serio. Cioè, Diletta spiegami una cosa, tu stai con Filippo e starai magari

tutta la vita con lui, solo con lui, non proverai sessualmente altri uomini all'infuori di lui?"

Diletta alza le spalle. "Pensa che anche mia madre ha fatto la stessa cosa con mio padre…"

Olly scuote la testa. "Ho capito, è una malattia ereditaria.1"

Diletta non è d'accordo. "O un pregio trasmissibile! Perché lo leggi come una cosa negativa?"

"Ma perché senza paragone non si può amare in maniera assoluta. L'ha detto anche Erica prima. Questa è filosofia pura!"

"Sì, del mercato." Diletta si siede sul divano. "E comunque è troppo presto per dire qualcosa, magari cambieremo tutte di nuovo nei prossimi anni."

Erica arriva portando un vassoio con quattro bicchieroni di frullato.

"Ecco, addolcitevi, serpi. Comunque nei vostri discorsi non state tenendo nella giusta considerazione Niki! Lei è un evento, un miracolo italiano… Cioè, a parte la fuga sull'isola da cui è tornata, Alex non si è rimesso con Elena e non solo… Lui e Niki durano!"

"Ecco uno di quei casi in cui una donna dovrebbe avere le palle…"

"Perché?"

"Per toccarsi e allontanare la sfiga!"

Tutte e tre ridono, mentre Erica beve il suo frullato. "Io che li guardo da fuori li vedo come una coppia felice, anzi strafelice, e tutte quelle con una certa differenza d'età come Melanie Griffith e Antonio Banderas, Joan Collins e Percy Gibson… Demi Moore e Ashton Kutcher, Gwyneth Paltrow e Chris Martin… devo dire che sono durate, anzi… Si sono anche sposate!"

"A proposito!" Olly, Diletta ed Erica a questo punto guardano Niki tutte curiose.

"A proposito cosa?"

"No, dico… A proposito… È mai uscito il discorso?"

Niki le guarda un attimo. "Cosa volete sapere?!"

"Se è presto per litigare per chi tra di noi ti farà da testimone!"

Niki alza un sopracciglio. "Abbiamo parlato di bambini, ma non di matrimonio."

"Come mai?"

"Che ne so? È uscito così. Sai, quando parli e dici una cosa, ecco… Ne vorremmo quattro, due maschi e due femmine!"

"Pure! Ma voi siete pazzi…"

Erica ride. "Quattro… Mi sembra un numero insostenibile. Io

mi dimenticherei persino i nomi. La sera solo a chiamarli per mettersi a tavola, la cena diventerebbe fredda!"

"Ma scusate, quando uno sogna almeno sogna in grande, no? C'è sempre tempo per ridimensionarsi. Comunque appena ho notizie ve le dico. Ah, a proposito, oggi all'università ho conosciuto uno niente male…"

"Niki!"

"Cioè, in effetti non l'ho conosciuto perché gli ho detto che quest'anno avevo già conosciuto troppa gente."

"Ah ah! Troppo forte questa! Sei un genio, Niki!"

"Macché… l'ho rubata da quel bellissimo film, Sciarada, con Audrey Hepburn e Cary Grant."

"Ah, peccato, mi sembrava proprio da te!"

"È vero, ora che ci penso me la potevo rivendere…"

"Ma te la puoi rivendere lo stesso!"

"Ma no…" Diletta sorride. "Magari il film lo conoscono tutti o si ricordano quella battuta."

"Lui però non se l'è ricordata."

Olly diventa seria. "Ma scusa, Niki, per uno che neanche hai voluto conoscere metti in discussione il tuo splendido rapporto con Alex e l'allegro progetto di ben quattro bambini?"

"Ma che, siete matte? Io lo volevo proporre a voi. Se tu, Olly, ti scocci di essere gelosa di Giampi, se tu, Diletta, vuoi giustamente provare qualcosa al di fuori del tuo "amore assoluto" e se soprattutto, Erica, come al solito dopo una settimana…"

"Due!"

"Va bè, dopo due settimane ti molli con il neoarrivato dentista… Ecco là che avete già pronto l'uomo di scorta!"

"Già… C'è chi ha il ruotino. Noi abbiamo l'omino di scorta!"

"Guardate che non è niente male."

"Lo vedi che ti piace!"

"Lo dico per voi!"

"Sì sì, come no…" E continuano così a ridere e scherzare, bevendo quel frullato buono, appena fatto, guardandosi negli occhi, senza alcun dubbio o minima penombra.

"Però sapete cosa vi dico… Ci ho ripensato. Non avete apprezzato il mio gesto… E quindi il mio omino di scorta non ve lo presto! Mi piace troppo!" E le Onde tutte insieme si buttano sul divano.

"Aiuto… Siete pazze… Scherzavo…"

"No no, tu dici sul serio!"

E ci sono frasi dette con leggerezza che sono più vere di quel che sembra. Le Onde continuano a giocare, si spingono, si tirano cuscini, si placcano come a rugby, bevendo il frullato prima che si rovesci dappertutto, sui vestiti, sul divano. Amiche. Da sempre. Come sempre. L'amicizia è un filo sottile e indistruttibile che attraversa la vita e tutti i suoi cambiamenti.


Tredici


Alex e Flavio escono da casa di Enrico. Flavio si è cambiato, è di nuovo in jeans e si sta mettendo a posto il golf.

"Poveraccio, Enrico… Mi dispiace proprio, ancora mi ricordo il suo matrimonio, era l'uomo più felice del mondo. Quanto tempo fa è stato?"

"Sei anni, neanche è arrivato alla crisi del settimo, ma è durato fin troppo. Ci sono alcuni che resistono un anno, sei mesi… Per non parlare della gente dello spettacolo. Ti ricordi quella storia di anni fa, quell'attrice… com'è che si chiamava? Ah, sì, Claudia Pandolfi. Ecco, lei ha battuto tutti, si è sposata e si è separata dopo settantacinque giorni…"

"Ma c'è anche quel mito di Paul Newman che è stato sempre sposato con la stessa donna, felici e innamorati. È famosa la sua frase… "Perché andare in giro a mangiare un hamburger quando a casa ho una sana e buona bistecca che mi aspetta?""

"Vallo a spiegare a Pietro… Quello si accontenta anche di un hot dog freddo, pur di mangiare fuori!"

Flavio si ferma nel cortile e apre la borsa dello sport.

"Che fai?"

"Niente…" Prende la maglietta, l'accappatoio, apre la pompa dell'acqua e ce ne butta un po'"sopra.

"Ma sono puliti…"

"Appunto, vai a spiegare a Cristina perché non abbiamo giocato."

"Ragazzi, voi siete paranoici…"

"La prudenza non è mai troppa… E poi il più pulito c'ha la rogna."

"Cioè?"

"Che le nostre mogli non crederebbero mai al fatto che non abbiamo giocato per consolare Enrico… Quindi, è meglio che abbiamo giocato!"

Alex si incammina verso la macchina. "Sono veramente senza

parole…" Flavio lo raggiunge un attimo dopo. "Allora ti posso dire una cosa, Alex? L'ho imparato con l'esperienza. Loro non devono mai avere neanche un minimo dubbio, sennò è finita. Devi dare certezza."

"Anche se ormai ti sei sposato?"

"E certo! Soprattutto adesso! Vedi come lo dici? Anche se "ormai" ti sei sposato… È come se finisse qualcosa, non ci fosse più tensione… Invece è lì che comincia tutto!"

"Ma no, io lo dicevo nel senso che se addirittura hai deciso di sposarti con lei vuol dire che hai trovato la donna giusta, che è lei quella che cercavi. Non ci può essere più tensione… ma armonia, complicità, fiducia… Insomma, una squadra vincente. E per sempre dovrebbe essere così!"

"Ecco, hai detto la frase giusta!" Flavio entra nella sua macchina. "Dovrebbe essere così… Ma lo è? Prima ti ha chiamato Niki e il telefonino funzionava. Ma ora? Ora funziona o è spento? Hai fiducia in lei? È veramente a casa delle sue amiche? E con loro? O fai come me che non ho mai avuto un dubbio su Cristina e vivo senza gelosia, e lei credo che apprezzi questa mia fiducia illimitata… oppure entro dieci minuti proverai a chiamare Niki. E non solo per sentirla. Questo lo sai solo tu." Flavio fa un incredibile sorriso. E chiude lo sportello. Accende la macchina; tira giù il finestrino. "Solo tu. Tu e basta. Fiducia o gelosia… questo è il dilemma!" E parte lasciandolo così, da solo, in mezzo alla strada. Alex non aspetta altro che Flavio giri l'angolo. Prende subito il cellulare dalla tasca e compone il numero. Rimane un attimo in silenzio, con il fiato sospeso e il cuore anche, preoccupato che il telefonino di Niki possa essere spento. Poi finalmente il segnale.